Un campo ostico ed un avversario temibile sono le due componenti che si si erano messe tra la squadra azzurra e l’obiettivo di tornare lì a guardare tutti dall’alto insieme a chi lì è abituato ad esserci, insieme a quella Juventus che ieri sera ha fatto a pezzi la Roma come a voler dire “il campionato è nostro!” ebbene non è così, il Napoli c’è ed oggi ha dimostrato di esserci klegittimando quel ruolo di anti-juve perso ormai dal Milan che ieri sera ancora una volta non è riuscito a vincere portandosi a casa solo un punto dalla sfida col Parma al Tardini. A Napoli non si parla d’altro, forse quella parola che fino adesso è stata considerata tabù si potrebbe anche pronunciare, perché è lì in testa dopo 5 giornate, 4 vittorie e un solo pareggio per 0-0, 12 goal fatti, 2 solo subiti, secondo attacco e miglior difesa del campionato, Cavani capocannoniere della serie A con 5 reti, è vero che sono passate solo 5 domeniche, ma questi sono numeri da grande squadra, quella che anche in una partita così difficile riesce a portarsi a casa i tre punti, è questo che è successo e che ha reso questi punti più pesanti di quello che possano sembrare. La partita ha visto in campo i padroni di casa costretti ad un turn over forzato da squalifiche e infortuni che hanno costretto Ferrara a schierare una formazione giovane con quasi dieci undicesimi di calciatori che l’anno scorso militavano in serie B, diversa la situazione per Mazzarri che schiera i titolarissimi, confermando Gamberini sul centro sinistra al posto di Aronica, i doriani giocano bene tutto il primo tempo facendo un pressing asfissiante sui portatori di palla partenopei grazie al quale la difesa non ha corso grossi rischi e riuscendo anche ad imbastire qualche azione di attacco con il brasiliano Eder , comunque partita molto maschia che porta anche all’espulsione pesante di Walter Mazzari. Nel secondo tempo entra Insigne al posto di un non esaltante Pandev e il Napoli trova il vantaggio al 67’ grazie ad una ripartenza bellissima di Inler che offre un assist invitante ad Hamsik il quale viene sgambettato in area da Gastaldello già ammonito, rigore ed espulsione, sul dischetto si presenta Cavani che questa volta non sbaglia e fa 1-0. Il resto della gara glia azzurri lo gestiscono bene anche grazie all’uomo in più e ad un Hamsik stratosferico sostituito nel finale da Dzemaili, bene anche Campagnaro in difesa e Inler in regia, nel finale c’è spazio anche per Mesto che prende il posto di Maggio. Finisce così, il Napoli porta a casa tre punti d’oro e ora può cominciare a pensare alla sfida di Europa League di giovedì contro il PSV, dove Mazzarri darà spazio ai calciatori che non giocano molto in campionato, ma che danno in ogni caso ottime garanzie, è così che si costruiscono le squadre vincenti, 2 calciatori per ogni ruolo che ti permettono di essere competitivo su più fronti, ma il vento di quest’anno sembra che voglia soffiare verso quell’obiettivo che a Napoli non si raggiunge da ben 22 anni, che sarà la volta buona?
Gabriel De La Cruz